Numero 15

Copertina Nuova Meta: N° 15

Sommario

  • Editoriale di Piero Maffessoli
  • Ritratto d'autore: Mario Luzi di Claudio Cerritelli
  • Gli artisti per Mario Luzi di Roberto Barni, Anna Maria Bartolini, Eros Bonamini, Giancarlo Cauteruccio, Gianni Caverni, Andrea Chiarantini, Giuseppe Chiari, Giampaolo Di Cocco, Gianni Dorigo, Kiki Franceschi, Giorgio Giolli, Riccardo Guarneri, Andrea Granchi, Paolo Gubinelli, Franco Ionda, Michele Lambo, Marco Lukolic, Malipiero, Aroldo Marinai, Stelio Maria Martini, Romano Masoni, Eugenio Miccini, Paolo Minoli, Roberto Pedrazzoli, Lamberto Pignotti, Mauro Pispoli, Concetto Pozzati, Salvatore Salamone, Valeria Troja, Stefano Turrini, Piero Vezzi, Piero Vignozzi
  • I linguaggi dell'arte di Barbara Badi

Editoriale

Questo numero di Nuova Meta è un fascicolo speciale dedicato a Mario Luzi e al suo rapporto con gli artisti, questione di grande interesse per una rivista come la nostra che da sempre riflette sul rapporto tra le arti, sulle relazioni tra le discipline contemporanee e sulla congiunzione di linguaggi e atteggiamenti troppo spesso considerati separati e non comunicanti.
Il dialogo che il direttore della rivista, Claudio Cerritelli, ha avuto con Mario Luzi esprime il senso di questo imponderabile rapporto tra letteratura e arti visive che è affrontato in queste pagine in modo spontaneo e –al tempo steso- emblematico dal grande poeta nostro concittadino, una delle figure più significative della poesia italiana del Novecento, oltre che sensibile critico letterario e autore drammaturgico.
In tal senso, la medesima attività di Luzi critico d'arte risulta di estremo interesse per la sua capacità di filtrare la sensibilità poetica nel rapporto diretto con l'arte e gli artisti, soprattutto quelli con cui ha condiviso, oltre alle scelte estetiche, esperienze di vita e di amicizia.
Ripercorrendo con la memoria il proprio itinerario culturale ed esistenziale Luzi riannoda i fili di un rapporto con l'arte che risale agli anni Trenta, con particolare attenzione a quelli che sono i valori della dignità umana che la ricerca artistica presuppone come base di ogni elaborazione estetica delle forme.
Partendo dalla centralità della visione sensibile del fatto visivo, del cosiddetto "visibile", Luzi indica la necessità di un rapporto interno, diretto e non elusivo con il linguaggio dell'arte, pittura e scultura innanzitutto, ma anche le forme di ricerca che mirano a creare nuove contaminazioni tra i linguaggi.
Lo fa con straordinario candore e onestà intellettuale, con profondità spirituale e capacità analitica, con quel senso di libertà che gli permette di riflettere su aspetti dell'arte odierna, anche distanti da lui, in modo sensibile e attento, acuto e disincantato, sempre attraverso il suo particolare punto di vista poetico.
Emerge un dato importante da alcune sue risposte: nelle occasioni in cui si è interessato degli artisti Luzi ha sempre cercato di capire l'emozione originaria dell'evento creativo, i motivi da cui si origina il fare arte. E lo ha sempre fatto esprimendo adesione ai fatti di cui si è occupato, alle esperienze artistiche a cui si è avvicinato, per i motivi più diversi.
Accanto al dialogo intorno al "visibile" la rivista propone un omaggio a Mario Luzi da parte di oltre trenta artisti contemporanei, per lo più legati alla situazione artistica di Firenze, una sorta di testimonianza collettiva al valore della poesia in generale e, nello specifico, di questo suo straordinario interprete.
Il repertorio linguistico è ampio e articolato, va dal disegno alla pittura, dall'astrazione alla figurazione, dalla poesia visiva all'assemblaggio, dalla fotografia all'arte concettuale. Si tratta di molteplici tendenze che rinnovano l'idea della visualità al cospetto delle antiche e delle nuove tecnologie, un insieme di immagini che viaggiano accanto alle poesie di Luzi, scelte dagli autori secondo un criterio analogico, allusivo, desiderante e, proprio per questo, fortemente libero di articolarsi secondo gusti e suggestioni diverse. Immagini, dunque, che dialogano con la poesia, esse stesse poesia sospesa sulla soglia imprevedibile dell'attualità. Un omaggio autentico ad un poeta autentico.